Sociologo ed economista statunitense.
Pastore della Chiesa protestante episcopale (1867-72), insegnò
(1872-1909) Scienza politica e sociale all'università di Yale. Iniziatore
dell'indirizzo di ricerca empirica e induttiva sul comportamento umano
(
Usanze popolari, 1907), si fece portavoce di una filosofia sociale che
rifletteva le ambizioni e l'aggressività del ceto imprenditoriale che
andava affermandosi al principio del secolo. Seguace del Darwinismo sociale,
S. teorizzò che il progresso universale della specie può
essere assicurato unicamente dalla competizione e dalla concorrenza. D'altro
canto, pur mostrandosi favorevole a tale aspetto meritocratico della democrazia,
S. non ne accettò l'aspetto egualitario, sostenendo
l'inevitabilità e la positività della disuguaglianza sociale.
Liberista in campo economico e conservatore in campo politico, mosse aspre
critiche al sindacalismo, al Socialismo e a qualsiasi forma di interventismo
statale, attestandosi sulle posizioni di un pessimismo economicistico di
ispirazione malthusiana e ricardiana. Fu autore di testi di storia economica
(
Storia della circolazione monetaria in America, 1874;
Saggi di storia
politica e sociale, 1885;
Storia dell'attività bancaria negli
Stati Uniti, 1896) e di saggi riguardanti diversi argomenti (
La guerra e
altri saggi, 1913;
La scienza della società, in collaborazione
con A.G. Keller, 4 volumi, incompleta, 1927) (Paterson 1840 - Englewood 1910).